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VIDEO – Under15, Bovo: “L’obiettivo principale è creare un gruppo. Ecco come si fa…”
Intervista al tecnico della squadra Under15 sui suoi primi mesi di lavoro alla Juventus.

Una squadra ancora in piena costruzione, l’Under15 della Juventus. Riccardo Bovo, tecnico della giovane squadra bianconera, analizza così in un’intervista rilasciata a Jtv lo stato dei suoi ragazzi dopo i primi due mesi di lavoro e le quattro giornate di campionato fin qui giocate. Cominciando a dire quello che ha trovato alla Juventus: “Ambiente incredibile, stupendo. Far qui questo lavoro ti mette una grandissima gioia. Soprattutto nelle relazioni che si creano coi ragazzi e con tutto lo staff“.
METODO JUVENTUS – Segue quindi per Bovo l’analisi su quello che la società chiede ai suoi tecnici per l’educazione dei ragazzi: “Metodo Juve significa avere quelle caratteristiche per poter essere noi protagonisti della partita, sia in fase di attacco che in difesa. Dico ai ragazzi di dare sempre di più di quello che uno si aspetta. L’importante è avere sempre le idee chiare su quello che si deve fare“.
GRUPPO – Non è semplice la costruzione di un gruppo all’interno dello spogliatoio: “La squadra è composta sia da ragazzi già presenti da anni alla Juventus, sia da ragazzi nuovi arrivati quest’anno da fuori regione. L’obiettivo principale di questa prima parte di stagione è stato quello di creare un gruppo. Avere tutti le stesse idee, partecipare a momenti comuni e avere obiettivi comuni. Non è semplice perchè ognuno ha la sua personalità, ma è quello che dobbiamo fare“.
INTELLIGENZA COLLETTIVA – Infine il tecnico degli Under15 ci spiega un suo concetto molto particolare: “La squadra all’inizio giocava individualmente, non da squadra. Vogliamo creare un’intelligenza collettiva all’interno del gruppo. Questo avviene quando i ragazzi riescono a relazionarsi tra di loro, diventando amici fuori dal campo e condividendo idee comuni. Facciamo capire ai ragazzi che insieme possiamo portare la palla in area avversaria. E insieme non vuol dire in 11 ma in 23. E’ chiaro che ci sarà chi giocherà di più e chi di meno, ma sono le regole del gioco. Ci si può mettere al servizio della squadra in tante maniere. L’intelligenza collettiva significa capire l’obiettivo della squadra“.
INTERVISTA COMPLETA
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