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Allievi Nazionali, pagelle Torino-Juventus 2-3

Le pagelle del nostro inviato sugli Under17 bianconeri.

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Pagelle Juventus

Le pagelle del nostro inviato sugli Allievi Nazionali bianconeri dopo l’undicesima giornata di campionato nazionale Under 17, il derby d’alta quota Torino-Juventus (QUI la cronaca del match) terminato 3-2  a favore dei bianconeri.

TITOLARI
MARRICCHI 4,5 – Inizia male e prosegue per tutta la partita a non dare l’impressione della sicurezza. Incerto nelle uscite, troppo lento palla al piede contro una squadra che fa pressing, non domina la propria area piccola. I portieri crescono tardi, ma lui sembra o indietro sui tempi o troppo fragile. Buon lavoro!
GHIDONI 6,5 – Errori ammissibili alla sua età. Per il resto argina bene la fascia di competenza e spesso riesce a proporsi in sovrapposizione, creando superiorità, pericolo e buoni cross in area avversaria.
BIANCHI 8,5 – Giocatore da superlativi. Non perde mai la bussola, di una continuità mostruosa, quando pecca è solo per eccesso di sicurezza. Sempre in raddoppio utile, sempre nel posto dove serve, oggi trova anche l’assist. Immenso. E’ presto per vederne il futuro, ma i paragoni in prospettiva con Cannavaro e Barzagli si pongono eccome!
DI PIERRI 6,5 – Giocatore dalle buoni doti, le mostra anche oggi a più riprese. Difetta un poco in velocità e, per questo, capita che non salti o non tenti di leggere l’azione per paura di farsi aggirare. Gioca semplice per lo stesso motivo.
TRIPALDELLI 5 – Non il solito Tripaldelli. Nervoso, non ha la solita lucidità nello spingere e nel chiudere, non aiuta molto di Pierri. Da lui ci aspettiamo sempre tanto, ecco perchè l’insufficienza quando rende meno del solito.
MERIO 7,5 – Tanta quantità anche per lui. Nonostante il fisico sia inferiore a quello di Scapin, oltre al dinamismo offre tanto agonismo. Il piede è ottimo e si vede in più di una occasione, riediando all’errore sesquipedale commesso da solo di fronte al portiere avversario. Corre per due, umilmente e contribuisce al sopravvento a centrocampo, a coprire i difensori e a dispensare le punte da compiti troppo gravosi di copertura.
SAPONE 9 – Il faro della squadra. Menghini lo sa, lo teme e tenta di imbavagliarlo col proprio uomo migliore, ma il nostro non si fa bloccare. Prende tante botte, ma solo a palla già giocata. Non perde mai la calma, sa sempre dove e come girarsi, vede gioco anche negli spazi angusti concessi dagli avversari. Testa alta, i suoi passaggi non sono quasi mai banali. Il suo calcio è una sinfonia. Per me, uomo partita.
SCAPIN 6,5 – Meno evanescente del solito, non si mette in mostra come sa fare, ma fa un grande lavoro oscuro in mezzo al campo folto di avversari, occupa spazio e gestisce palla, contrasta e smista, a volte si presenta ai limiti dell’area avversaria. Insomma, ha dimostrato più maturità del solito e questo è estremamente importante per la sua crescita.
GALTAROSSA 8 – Arma letale di Tufano, in una partita impostata da Menghini sul fisico, riesce a sparigliare e mettere la gara su un altro piano mettendo a ferro e fuoco la fascia e non solo. Non solo gollazzo, insomma!
GOH 6 – Lento e macchinoso, poco attento al fuorigioco, in area mette paura, nonostante l’imprecisione al tiro.
KEAN 8 – Bellissimo gol, bellissimo assist, ma la cosa più bella la fa quando, in torsione, spara sopra la traversa un pallone difficilissimo. Sarebbe stato un gol di tecnica e potenza incredibile. Non merita il voto massimo solo perchè anche lui cade troppo spesso nella trappola del fuorigioco e perchè a volte sembra un po’ anarchico. Se fosse perfetto anche in questo staremmo parlando di un giocatore già fatto, ma è solo un duemila, ha tempo.

SUBENTRATI
MANCINI 6 – Meno pericoloso in area di Goh, ma contribuisce di più al gioco.
MASTROPIETRO SV – Entra carico e voglioso anche solo per quei pochi minuti, riesce solo a sprecare un pallone e collezionare un giallo. Da l’impressione di avere bisogno di giocare con continuità, ma con Kean e Galtarossa come titolari, la possibilità che trovi i minuti che gli servirebbero è proprio poca. Coraggio, non mollare!

GIUDIZIO GENERALE – Derby appassionante per i tifosi, quello svoltosi domenica in quel di Grugliasco. La prima mezz’ora fa già capire quali ne saranno le caratteristiche. Toro molto corto ed aggressivo (Menghini allenatore davvero bravo), pressing e fuorigioco, marcatura a uomo di Sottil (il migliore dei suoi, peccato averlo perso) sul facitore di gioco Sapone, il quale, infatti, già nei primi minuti si scambia di posizione con Scapin per trovare spazio e lo farà a tratti anche successivamente. La Juventus allarga bene il gioco e domina il centrocampo anche grazie allo sparigliamento creato dai due “piccoli” schierati, Sapone e Galtarossa che offrono grande dinamismo, ma anche grazie alla solidità offerta da Scapin e Merio. Questa superiorità del centrocampo ha fatto la differenza, coprendo bene una difesa non al massimo e un attacco un po’ ingenuo, spesso preda del fuorigioco e della improvvisazione. Il gol arriva quando ormai era chiarissimo che fosse maturo e indirizza la partita verso una soluzione ben più netta e indiscutibile di quanto dica il risultato finale. I cugini rimangono in carreggiata grazie ad un rigore riconosciuto molto dubbio da tutti in tribuna, a prescindere dal tifo, successivo ad un atterramento di Kean in area molto discutibile anch’esso. Aldilà dei due episodi, a quel punto i nostri diventano molto nervosi e in conflitto con la direzione di gara, cosa che ha rappresentato davvero il maggior rischio per la Juventus nell’ultimo quarto d’ora. Peccato perchè l’arbitro aveva sostanzialmente arbitrato bene ed all’inglese una partita anche molto maschia, ma corretta e le due decisioni hanno rischiato di fargliela sfuggire di mano.

laserta (giovanibianconeri.it)

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