Siddi: “La forza della Primavera è il gruppo. Romagna e Lirola pronti a spiccare il volo. Grosso rimane? Non ci scommetterei…”

Abbiamo incontrato Edoardo Siddi, giornalista di SpazioJ e grande esperto di calcio giovanile, soprattutto a tinte bianconere, seguendo settimanalmente le gare della Juventus Primavera e non solo, per parlare delle sue aspettative sulle imminenti final eight di campionato Primavera e i possibili scenari futuri, rivolgendo uno squardo anche alla stagione che verrà. Ringraziandolo ancora per la sua disponibilità, riportiamo di seguito l’intervista completa.

E’ stata una bella stagione per la Primavera di Grosso, qual è stata secondo te la forza di questa squadra e dimmi tre partite simbolo di quest’anno.
«Sicuramente è stata una stagione positiva, ma non è ancora finita e ora c’è da andare fino in fondo. La forza di questa squadra, sarà banale, ma è stato il gruppo, amalgamato alla perfezione da un ottimo Fabio Grosso. C’è tanto del mister bianconero nei successi di quest’annata e nella crescita di alcuni giocatori. Questa è più che mai la squadra di Grosso. Isolare solo tre partite non è semplice, ma dico Juve-Sassuolo 4-0, grande reazione alla bruttissima sconfitta con la Samp e inizio di una cavalcata inarrestabile, il derby di ritorno vinto 2-1, perché il derby è sempre il derby e ha dato ai ragazzi un’ulteriore iniezione di fiducia e infine l’1-3 di Firenze, prima gara ostica e importante dopo il successo del Viareggio».

Aspettative per le final eight: come vedi la Juve e quali sono le avversarie più temibili nella corsa al titolo?
«La Juve può e deve giocarsela fino in fondo. Ha tutte le qualità per vincere questo campionato, anche se non va dimenticato che ci sono squadre che hanno una forza considerevole. L’Inter, per esempio, ma occhio anche alla Roma».

Molti di questi ragazzi ragazzi andranno tra qualche mese a fare esperienza altrove in prestito, chi ti sembra il più pronto per il calcio professionistico?
«In questa Juve ci sono tanti giovani da seguire con estrema attenzione. I più pronti, probabilmente, sono Romagna e Lirola, ma impossibile non citare i vari Cassata, Macek, Favilli, Audero. Sono tutti pronti a spiccare il volo. Senza dimenticare Clemenza, il cui inserimento nel calcio professionistico verrà probabilmente ritardato per ovvi motivi».

Pensando al futuro, chi dei classe ’98 ti ha stupito di più quest’anno e che confermeresti nella prossima stagione?
«Il ’98 che ha impressionato di più è stato indubbiamente Grigoris Kastanos. Viene da chiedersi se al cipriota non farebbe bene bruciare le tappe, ma se non si deciderà di anticipare la sua uscita dalla Primavera lui sarà sicuramente uno dei trascinatori della prossima stagione. Molto bene anche Del Favero e Bove. Segnali positivi da Beruatto, mentre Morselli ha offerto prove un po’ altalenanti. Quelli che ho citato penso rimarranno tutti».

Chi invece degli Allievi Nazionali (classe ’99) ritroveremo secondo te in Primavera l’anno prossimo? E se rimarrà Grosso..
«Non scommetterei sulla permanenza di Grosso, ma è presto per parlarne. Gli Allievi sono un gruppo che ha fatto buone cose, anche se il calo nell’ultima parte di stagione un pochino preoccupa. I nomi da fare sono indubbiamente quelli di Bianchi, Tripaldelli e Kean, i tre di cui si parla di più e sicuramente pronti a dire la loro in Primavera, ma io ci metterei dentro anche Zanandrea e, soprattutto, Merio e Sapone. Il primo è un ragazzo che si impegna sempre, con grinta e dedizione non comuni, oltre a buone qualità tecniche, il secondo un regista come non se ne trovano tanti, anche se il fisico un po’ lo penalizza. Per quanto riguarda tutti gli altri, molto dipenderà dal mercato. Anche Scapin, Goh e Mastropietro potrebbero avere una chance».