Uno dei punti di forza della Juventus Primavera di questa stagione è senz’altro il portiere. Mattia Del Favero, classe 1998 e nazionale Under19, si è confessato in’intervista ad Antonio Romano di Jtv. Partendo dalla sua passione per la porta, nata fin da piccolo: “La passione per il calcio è nata quando avevo 4-5 anni. Andavo con mio zio a giocare nei campetti vicino casa. Lui preferiva calciare in porta e io parare: per questo è iniziata la mia storia da portiere“.
JUVENTUS – Mattia è alla sua quarta stagione alla Juventus: “E’ una società tra le più importanti al mondo. Sono arrivato che giocavo negli allievi regionali e ora sono in Primavera allenandomi spesso con la prima squadra. Sono molto fortunato a stare qui. Affronto tutte le sfide con voglia e coraggio. La responsabilità mi stimola, ti mette in gioco per fare sempre meglio“.
BUFFON – Stare alla Juventus ti può regalare anche la fortuna di stare a fianco al proprio idolo: “Il mio idolo è Gigi Buffon, una leggenda! Ha una professionalità fuori dal comune, basta vedere quello che fa ancora oggi. E’ molto istruttivo e allo stesso momento emozionante allenarsi con lui ma anche con Neto, lo conoscevo già bene perchè giocava nella squadra della mia città (Firenze). Mi danno una grande mano, è bello stare con loro“.
CARATTERISTICHE – Pregi e difetti visti dalla prospettiva del giovane portiere toscano: “Devo migliorare ancora tanto e in diversi fattori: gestire meglio la partita, le usite alte ma a questa età è anche normale. I riflessi sono la mia qualità normale e quando le squadre avversarie tirano tanto in porta riesco a mettermi in mostra“.
PRIMAVERA – Eguagliare o migliorare i risultati della passata stagione, ma le intenzioni ci sono tutte: “Si sta formando una bella squadra. Siamo ancora all’inizio ma dobbiamo esser bravi a costruire in fretta una squadra. L’obiettivo è cercare di fare il meglio possibile in tutte le competizioni. Fare meglio dell’anno scorso significa vincere campionato e Coppa Italia, e andare il più avanti possibile in Youth League“.
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