Arrivato la scorsa estate, sembrava essere uno degli acquisti top della Juventus per rinforzare la sua squadra Primavera: Sandro Kulenović, attaccante croato classe 1999 forte fisicamente e col grande senso del gol atterrava un anno fa a Torino in prestito dal Legia Varsavia per cercare di ripercorrere le orme di Mario Mandzukic in prima squadra.
Inizia la stagione ma lui non ingrana, come del resto tutta la squadra di Mister Dal Canto, impantanata nelle sabbie mobili di un Campionato Primavera 1 super competitivo e un gruppo che faceva fatica ad amalgamarsi. Messo da parte dopo un po’ in panchina, Kulenovic trovava il suo momento di gloria al Torneo di Viareggio, portando la Juventus (proprio grazie ai suoi gol) fino alla semifinale della Coppa Carnevale. Sei gol in sei partite il fantastico score del croato in Versilia, ma che rimarrà un lampo in una stagione dove non troverà mai la via della rete in campionato.
Dopo il finale di stagione con i bianconeri è tornato subito in Polonia dal suo club di appartenenza: niente vacanze e ritiro pre-campionato per l’inizio della Ekstraklasa (Serie A polacca) in programma il prossimo 20 luglio. Abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Sandro che ci ha concesso un’intervista esclusiva dove ha ripercorso il suo anno in bianconero.
Una stagione in prestito alla Juventus: che esperienza è stata e cosa ti ha lasciato?
«Di sicuro ho imparato moltissimo, soprattutto negli allenamenti con la prima squadra, momenti che ricorderò per il resto della mia vita. Sono stato bene nel gruppo della Primavera, con Mister Dal Canto è andato tutto bene, un allenatore che ha grande fame di vittorie».
Ricordo più bello e più brutto alla Juve. Quali sono i compagni di squadra con cui hai legato di più? Chi di loro secondo te diventerà un giocatore forte?
«Il momento più bello è stato sicuramente il Torneo di Viareggio, gli infortuni invece i momenti più brutti che mi hanno lasciato fuori dal campo per quasi 3 mesi. I miei migliori amici erano sicuramente Jakupovic, Morachioli e Anzolin. Per me Morachioli ha un potenziale incredibile, velocità e tecnica impressionanti. Ma anche il nostro captiano Vogliacco e Zanandrea faranno strada, perché con la loro fame e la loro qualità hanno una grande tecnica per i difensori».
La società non ti ha riscattato e sei tornato al Legia. Ci sei rimasto male? Ti aspettavi la conferma o sapevi di rientrare?
«Ovviamente sarei stato felice se la Juventus mi avesse comprato, ma sono comunque molto felice di essere tornato qui al Legia, in un fantastico club e una meravigliosa città».
Ti vediamo già allenare di nuovo col Legia: rimarrai li a giocare quest’anno? Quando inizia il campionato e quali sono i tuoi obiettivi?
«Per il momento rimarrò qui, anche perché giocheremo più di 10 partite fino a 1 settembre e la squadra ha bisogno di una grande rosa di giocatori. Dopo vedremo cosa accadrà… I miei obiettivi sono quelli di giocare il più possibile e aiutare la squadra con gol e buone prestazioni».
Stai seguendo il mondiale? Cosa pensi possa fare la Croazia e come vedi il tuo idolo Mario Mandzukic?
«Sì certo, sto guardando tutte le partite della mia nazionale. La Croazia sta giocando molto bene e Mario sta facendo il suo buon lavoro come sempre, sta combattendo per la squadra. Spero che possiamo andare il più lontano possibile».
Non sono presenti commenti.